Un rapporto annuale del ministero dell’Economia mostra i dati relativi all’evasione fiscale. Secondo i dati del dicembre 2021 nel nostro paese supera gli 80 miliardi.
Il Mef pubblica un rapporto di una commissione sul contrasto all’evasione fiscale. L’ultimo rapporto disponibile è quello diffuso nel 2021 con i dati relativi fino al 2019. Secondo questo rapporto in Italia l’evasione fiscale ammontava a circa 86,6 miliardi di euro. L’imposta più evasa è stata l’Irpef da lavoratore autonomo (32,2 miliardi di euro), seguita dall’Iva (27,8 miliardi di euro) e dall’Ires (8,17 miliardi di euro). Il tax gap, ovvero l’incide di evasione fiscale, ammontava nel 2017 a oltre 108 miliardi l’anno.
Nei cinque anni dal 2014 e il 2019 l’evasione ha raggiunto un valore medio pari a circa 93,5 miliardi di euro l’anno. Nel 2018 il tax gap è arrivato a 102,8 miliardi di euro. La riduzione dell’evasione fiscale si evidenzia, invece, nel 2019. Questo calo è stato agevolato dall’introduzione del meccanismo dello split payment e l’obbligo della fatturazione elettronica nel 2018 per alcune categorie di soggetti.
Le raccomandazioni per contrastare l’evasione
L’evasione fiscale però è aumentata per le imposte dirette dei redditi da lavoro autonomo e d’impresa. Ma questo potrebbe essere dovuto alla pandemia di Covid19 che ha causato molte chiusure. Nel rapporto 2021 si legge che nei prossimi anni la riduzione del tax gap avrà un ruolo fondamentale anche nell’attuazione del Next Generation Eu, il programma europeo infatti punta ad una crescita stabile e durevole degli stati.
L’Italia è la prima beneficiaria dei due principali strumenti del NGEU: il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF) e il Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori d’Europa (REACT-EU). Il dispositivo RRF prevede che gli Stati membri presentino un pacchetto di investimenti e riforme, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La riduzione della pressione fiscale sul lavoro è una priorità tra le raccomandazioni del rapporto così come il contrasto all’evasione. Per questo l’Italia è sollecitata a potenziare i pagamenti elettronici obbligatori per favorire il tracciamento.